Testi critici

Cinzia Pellin racconta, innanzitutto: e grazie ad una capacità di disegnare con una naturale perizia di altissimo livello tecnico, dando plasticità straordinaria all’immagine.

Questa pittrice sembra eseguire ritratti, dobbiamo prendere atto di quanto invece riesca a mettere a nudo l’anima.

Cinzia Pellin riesce a rappresentare una condizione umana che trova nei sentimenti dell’Anima la sua vera essenza.

Cinzia Pellin intreccia i fili della trama dell’immaginario femminile iconico, suadente, misterioso e sfuggevole a quelli dell’ordito di una coscienza e conoscenza nuova di sé.

Vere e proprie costellazioni femminili che, unite come galassie, determinano un infinito mosaico in cui l’uomo o la donna che guardano l’opera trovano, in base al sesso di appartenenza, elementi che vanno oltre la quotidianità.

Cinzia Pellin comunica emozioni attraverso un’immagine iperrealista, quasi fotografica, dove la lieve traccia del disegno concede un limitatissimo spazio a ulteriori sottolineature tonali del racconto.

Nonostante una manifesta, ed in qualche misura “sfrontata”, adesione al dato di realtà, la  pittura di  Cinzia Pellin sfugge sensibilmente alle categorie con cui si è soliti definire le espressioni visive contemporanee.